Sabato/Domenica

Pensavo ai legami.

Tutti abbiamo dei legami, la natura di essi è variabile.

Ci sono quelli familiari; mamma, papà eventuali fratelli o serelle, nonni, cugini, zii, li chiamano legami di sangue, e di solito sono quelli che esistono per natura e secondo me anche un po’ per convenzione sociale. Già, perchè devi voler bene a mamma e papà e i sopracitati. Ma io credo che i legami, quelli veri, quelli forti non hanno una formula garantita perchè condividiamo in qualche modo parte di patrimonio genetico, anche quelli si creano, si costruiscono, si alimentano, si modellano.

Non ho mai conosciuto il mio padre biologico, non so neanche il suo nome, già parte svantaggiato, nonostante da qualche parte in me scorre qualcosa di suo, ma il nostro legame di sangue è già morto prima di iniziare.

Poi c’è quello che ho acquisito dopo il matrimonio di mamma. Avevo 4 anni, oggi sto per compierne 41, tempo a dispozione ne abbiamo avuto direi. Lo chiamo per le feste, e per quanto ogni tanto pensi che dovrei farlo anche in altri giorni, solo per un saluto, niente, quel lagame non si è formato, nessuna spinta, nessun desiderio, nessun bisogno. E solo io so per quanto avrei voluto che quel legame andasse a formarsi a costruirsi a modellarsi per ciò che siamo. E questo sarebbe potuto essere anche senza il legame di sangue.

Mia madre, più sangue di così, ci apparteniamo, il nostro legame ha radici profonde, e non nego che c’è stato un mometo della mia vita che avrei volentieri estirpato queste radici, che mi avviluppavano in un legame in qualche modo non sano o comuque che ha creato disequilibri. Per fortuna cresci, capisci, lavori per costruirlo e modellarlo nel modo migliore per poterlo vivere senza trappole emotive. I rancori per le mancanze possono avvalenare, se non stai attento e non fai niente per trovare l’antidoto.

Mio frtello e mia sorella, sangue e amore. Nessun condizionamento sociale e ben oltre il sangue. Costruito giorno per giorno, inconsapevoli di essere l’uno per l’altro e viciversa. Ci siamo protetti, incoraggiati, sostenuti, divertiti. Ancora lo facciamo, nonostante le distanze e il fuso orario. Le migliori conversazioni della mia vita, i migliori consigli, le più feroci litigate, le più grandi certezze. So che nella vita non si sa mai, ma non c’è grande eredità per cui scannarsi e di solito tra fratelli si litiga per questioni di questo tipo, no?

Concludo con nonno questa carrellata di legami sanguigni. E’ morto da qualche anno, a 93 anni. Non era un nonno particolarmente affetuoso, non burbero, ma non era il tipo da abbracci o baci o frasi particolarmente d’effetto affetuose, ora che ci penso, il più fisico di casa è mio fratello, tutti gli altri (me compresa) abbiamo una certa allergia al contatto fisico, ma questa è un’altra storia. Il legame con lui era di quelli taciti, quelli che non sai come spiegarli, perchè non ci si diceva ne si faceva, niente di speciale, era spiritoso, un uomo semplice, con tante piccole manie, tanti dettagli, ho perso tanti ricordi nel corso della mia vita, gli unici che ho vivi, o che forse la mia mente desidera ancora ricordere con nitidezza sono quelli legati a lui. Mi manca.

Insomma i legami di sangue non sempre sono così certi. Volevo fre un discorso più ampio, anche su quelli che ti crei strada facendo nella tua vita, come le amicizie, o come quando t’innamori, e che spesso nonostante lunghi percorsi ftti insieme, si spezzano e si perdono e quelle persone così importanti non le riconosci più, non ti lega più niente a loro. Ma secondo me, non è del tutto vero, penso che a volte ci dimentichiamo il valore di certi legami, diamo peso a un torto, non comprendiamo il cambiamento, non lo accetiamo e ci perdiamo legami importanti che lasciamo andare forse perchè pensiamo che non essendo di sangue non gli o ci dobbiamo niente.

Ci sarebbero così tante cose da dire sui legami, ma il mio flusso di coscienza si è inceppato, perchè il pensiero è più veloce delle dita sulla tastiera, e segue i propri voli pindarici, incomprensibili a chi non vola dentro la mia testa.

E’ un altro dei miei deliri notturni, quando fatico a prendere sonno.

Anais

39 pensieri su “Sabato/Domenica

  1. Condivido sia il tuo pensiero e sia il tuo delirio nel senso che probabilmente quelli che sono i pensieri non detti forse sono pensieri simili ai miei. Di certo sti legami non son mai semplici.

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      1. Ahahahah il mio sarebbe senza la parte in italiano … quindi comunque una gran faticaccia per comprenderlo, e Google traduttore traduce sempre a ca@@o 😂😂

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      2. Ahahahah no no, quelle mi avanzano che le vado raccogliendo da anni!La mia è una battaglia antica cosa credi!

        Parolacce?Parliamone!


        Ps weee…se leggi però non te la prendere…tutto detto col sorriso!:-D
        Ps 2 comunque si…lo è stata ed ancora non è nemmeno finita!

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      3. E chi si agita… 😉 tutti i giorni uguali… mi sento molto Sandra Mondaini quando stava a letto con Raimondo “che barba che noia, che noia che barba” ma io sto senza Raimondo 😂😂😂😂

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      4. Di buono c’è che uno non puoi cadere dal letto., due non sbatti il mignolino del piede e per giunta non paghi il canone! Raimondo! 😅😂

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      5. La uno e la due sono giuste! Ema la terza se è una battutta…. Oh Dio 😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂

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      6. Per nulla! Sto in verticale gambe all’aria e mi va il sangue alla testa sbagliata e sparo cazzate! 😂😂😂 E per fortuna non hai nemmeno visto l’ultima messa poco fa! 😔 Sono da ricovero!

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      7. Inizia col cambiare posizione e fai fluire il sangue nelle teste giuste che la domenica del cazzo in qualche maniera la devi far passare 😂😂😂😂

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  2. I legami possono prescindere dal sangue. I legami sono quelli che ti senti dentro, quelli per il quale senti che sacrificheresti qualcosa in maniera disinteressata. Ciò può avvenire per il padre, la madre, il partner, ma anche per un “semplice” amico. Io in questo momento il legame più grande che sento è quello con mia moglie, e penso che se ami il tuo partner sia giusto così.

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  3. A volte si investono troppe aspettative su alcuni legami, e quando non si realizzano (o vengono frustrate) il legame si spezza.
    Credo dovremmo parlare di quanto o cosa ci aspettiamo, e condividere le nostre aspettative …probabilmente alcuni se ne vergognano, o le ritengono troppo egoistiche più che personali, e le tacciono. A volte i silenzi parlano, ma più spesso erigono muri.

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    1. Non puoi trovarmi più d’accordo. Ormai cerco di non tacere più i miei bisogni e cerco il confronto e il dialogo quanto più possibile evitando ipocrisie. Spesso è complicato ma alla fine ripaga. 🙂

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      1. Io sono “bipolare” …tanto parlo in ambito professionale, altrettanto esprimo poco a parole nei miei rapporti. Spesso con l’errata convinzione che i fatti parlino per me ….ma non è così, ed ora mi sforzo di comunicare di più i sentimenti anche con le parole

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      2. Io ho capito che il pensiero non me lo legge nessuno e io non leggo il pensiero altrui 😊 inoltre i fatti nei sentimenti non sempre corrispondono a ciò che vorremmo esprimere per mille mila motivi differenti 😊 fai bene a sforzarti le soddisfazioni arrivano

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  4. Credo di capire cosa vuoi dire. Io sono per metà di giù, da parte di mamma, e vedo nella sua famiglia l’importanza che hanno i legami di sangue, sia pure con persone con cui non hai niente da spartire e che non vedi mai, mentre diverso è dal lato di mio padre, per cui contano più i legami a livello emotivo. Io tiro più verso l’ideologia di mio padre. Penso che la famiglia te la scegli, alla fin fine, sebbene per molte persone sia difficile capire il senso di quello che voglio dire. Mia madre è stata abbandonata dal padre quando era piccola, insieme ai fratelli e le sorelle minori è cresciuta solo con la mamma e la nonna. Il loro padre, ad esempio, non lo considero nemmeno mio nonno. Se la nonna si fosse risposata, invece, sangue o meno, avrei potuto affezionarmi al nonno acquisito. È un discorso molto complesso…

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