Giovedì (non pervenuto)

Come credi di poter fuggire da ciò che è dentro la tua testa?
Cit. Stregatto

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Oggi è una di quelle giornate inconcludenti, di quelle che avevi pensato di … e non hai fatto niente di …
Anzi no, una cosa l’ho fatta: ho portato i documenti dal commercialista (che detto tra noi è un bel vedere).
Ero convinta mi toccasse l’IVA questo mese e invece mi ha (secondo lui) sollevato dicendomi che è il mese prossimo insieme all’ Inps.
Per il resto ho solo mosso aria, iniziato e non finito nulla.
Volevo andare a correre al mare e invece mi son stravacatta qui a sviscerare  (che cosa poi ancora lo devo stabilire).
WhatsApp:
amica ho bisogno di te!
che succede?
sono stanca e non sono felice
Premesso che a prescindere da tutto quello che posso pensare (dopo lo spiego) non mi tiro indietro dal S.O.S. lanciato e nel fine settimana mi prodigherò di santa pazienza e ascolterò, ma mi chiedo: chi non è stanco? E chi può definirsi Felice?

La Felicità è un momento, intenso, più o meno breve o lungo, ma comunque è un momento. Sono convinta che si debba aspirare alla serenità condita di felicità, malinconia, tristezza, noia, allegria o ilarità. Serve tutto ma la costante è la serenità.
Quella serenità che acquisti nel momento in cui ciò che hai e che vivi è in equilibrio anche quando arrivano i “condimenti “.
Ogni tanto però dovremmo imparare ad apprezzare, non ad accontentarci, ma a godere di ciò che è nella nostra vita che spesso tutto sommato non fa così schifo e quando eventualmente lo fa, quando è possibile, prodigarci a cambiarla.
Già perché non sempre è possibile,  non sempre possiamo porvi rimedio, non sempre dipende da noi. E allora in quel caso che si fa?
Aimè per questo non ho una risposta, ancora la cerco proprio per accettare quello che non posso cambiare.

Anais

12 pensieri su “Giovedì (non pervenuto)

  1. Penso che tu abbia ragione, la felicità si assapora per qualche secondo, forse minuto, poi passa. Ma penso anche che oggi come oggi sia difficile trovare anche la serenità, è troppo complicato. Siamo troppo presi dalla vita. Un abbraccio.

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  2. Mi trovi d’accordo sulla questione serenità.. ma io direi che anche accontentarsi a volte è saggio. Accontentarsi non come sinonimo di arrendersi, più come rendersi conto di quel che si possiede (cose materiali) e quel che si è fatto (percorso di vita, professione) e dargli la giusta importanza. Esserne consapevoli e felici. Sono troppo serioso, chiudo con una parolaccia: palle. Ecco.

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